domenica 22 febbraio 2015

Uno studio dei ricercatori dell’Università Cattolica di Roma svela che cellule cutanee dei pazienti presentano gli stessi segni di malattia dei neuroni e sono per questo un ottimo modello di studio. Questa preziosa fonte di ricerca sarà messa a disposizione della comunità scientifica mondiale con la creazione di una Biobanca ad hoc sostenuta da AISLA
 
È il risultato di uno studio, pubblicato sulla rivista Neurobiology of Aging e condotto dal professor Mario Sabatelli, responsabile del Centro SLA del Policlinico universitario A. Gemelli e presidente della commissione scientifica di AISLA.
 
 

Una molecola naturalmente presente nell’organismo è tra i responsabili della malattia

Nel cervello dei pazienti con Sclerosi laterale amiotrofica, il solfuro di idrogeno, un gas prodotto dal nostro corpo in diversi processi fisiologici, risulta aumentato di 3 o 4 volte rispetto ai livelli normali e presenta effetti tossici che distruggono i motoneuroni, principale bersaglio della malattia. In futuro si potrebbe provare a ridurlo.

 
 

 

lunedì 16 febbraio 2015

Nuovo studio sulla Sla: “C'è anche la ‘mancanza’ di un enzima specifico dietro la malattia e la sua progressione”

Si chiama Ppia e quando manca sembra "scatenare" in modo anomalo la proteina Tdp-43, anomalia presente nella maggior parte dei paziente con sclerosi laterale amiotrofica. Inoltre il Ppia ha un ruolo protettivo all’interno dei motoneuroni. Una possibile cura potrebbe venire quindi dalla stimolazione o sostituzione di questa proteina. Lo studio su Brain