venerdì 27 luglio 2012

SECONDO TRAPIANTO DI CELLULE
STAMINALI IN UN PZ AFFETTO DA SLA
E' tutto pronto per il secondo trapianto di cellule staminali in un uomo colpito da Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla). 'Il paziente e' un uomo di 40 anni e l'intervento e' previsto lunedi' a Terni', ha detto all'ANSA Angelo Vescovi, direttore dell'Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Pio,
a San Giovanni Rotondo (Foggia).
Il primo intervento e' stato eseguito circa un mese fa su un uomo di 31 anni che adesso, ha detto Vescovi, 'sta bene. A un mese dall'intervento non potrebbe ancdare meglio di cosi''.

1 commento:

Fabio e Fabrizio ha detto...

E' tutto pronto per il secondo trapianto di cellule staminali in un uomo colpito da Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla). 'Il paziente e' un uomo di 40 anni e l'intervento e' previsto lunedi' a Terni', ha detto all'ANSA Angelo Vescovi, direttore dell'Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Pio, a San Giovanni Rotondo (Foggia).
Il primo intervento e' stato eseguito circa un mese fa su un uomo di 31 anni che adesso, ha detto Vescovi, 'sta bene. A un mese dall'intervento non potrebbe ancdare meglio di cosi''.
Le cellule che saranno trapiantate al secondo paziente sono 'sorelle' di quelle utilizzate nel primo paziente. Sono state cioe' ottenute a partire da una piccola quantita' di cellule staminali del cervello prelevate da un feto morto per cause naturali, moltiplicate in laboratorio grazie ad una tecnica messa a punto dallo stesso Vescovi alla fine degli anni '90.
Grazie ad un ambiente chimico ricreato artificialmente permette di ottenere circa 50.000 cellule staminali da un frammento di tessuto minuscolo come una punta di spillo. La quantita' di cellule ottenuta dallo stesso feto, ha detto Vescovi, sara' percio' sufficiente per l'intera sperimentazione.
Lo studio comprende complessivamente di 18 pazienti arruolati ed e' nella fase 1, e' cioe' tesa a verificare la sicurezza della tecnica e non a curare. A meta' settembre e' previsto l'intervento sul terzo paziente e poi sara' la volta degli altri 15, mediamente a cadenza mensile. La prima fase della sperimentazione potrebbe essere conclusa entro due anni e dal suo esito dipendera' il seguito della ricerca, con una fase 2 che dia le prime risposte sull'efficacia.