giovedì 22 luglio 2010


Al via il reclutamento per la sperimentazione sulla Sla
Dopo i riscontri di uno studio clinico pilota che aveva evidenziato la possibile efficacia neuroprotettiva dell'eritropoietina su
pazienti affetti da SLA
Reclutato, dal Centro attivo presso la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico 'Carlo Besta', il primo paziente che, assieme ad altri 159 persone affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), seguirà il trattamento con eritropoietina o placebo, in associazione al riluzolo, per 18 mesi, al fine di valutare se l'eritropoietina è in grado di modificare il decorso della malattia. Lo studio clinico vede la partecipazione di 25 centri sull'intero territorio nazionale.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Al via il reclutamento per la sperimentazione sulla Sla
Dopo i riscontri di uno studio clinico pilota che aveva evidenziato la possibile efficacia neuroprotettiva dell'eritropoietina su pazienti affetti da SLA
Giovedí 22.07.2010 10:25
Reclutato, dal Centro attivo presso la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico 'Carlo Besta', il primo paziente che, assieme ad altri 159 persone affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), seguirà il trattamento con eritropoietina o placebo, in associazione al riluzolo, per 18 mesi, al fine di valutare se l'eritropoietina è in grado di modificare il decorso della malattia. Lo studio clinico vede la partecipazione di 25 centri sull'intero territorio nazionale.

Un precedente studio pilota svolto da ricercatori della Fondazione, guidati dal Dott. Giuseppe Lauria, dell'Unità Operativa Malattie Neuromuscolari e Neuroimmunologia, che aveva coinvolto un numero limitato di pazienti, aveva fornito incoraggianti indicazioni, dimostrando che l'eritropoietina, farmaco utilizzato nella pratica clinica per curare l'anemia e nota alla cronaca per l'uso improprio come doping nei ciclisti professionisti, oltre ad essere ben tollerata dai pazienti, aveva anche una possibile efficacia neuro protettiva sui pazienti con SLA.

La SLA è una gravissima malattia neurodegenerativa che conduce invariabilmente alla morte nell'arco di pochi anni. Ogni anno la malattia colpisce circa 3 persone ogni 100.000 ed affligge attualmente in Italia oltre 4.000 malati. Purtroppo non esistono ancora trattamenti efficaci della malattia ed i malati possono fare unicamente ricorso ad un farmaco, il riluzolo, che ne rallenta il decorso.

"Lo studio pilota - ha sostenuto Ferdinando Cornelio, Direttore Scientifico della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico 'Carlo Besta' - aveva indicato una possibile efficacia neuroprotettiva dell'eritropoietina, che dovrà essere confermata dallo studio clinico di adeguate dimensioni che è finalmente partito, grazie anche alla decisione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, su proposta del Presidente Carlo Borsani, di destinare, quasi interamente, i fondi ricevuti grazie al 5 x 1000, derivanti dalle dichiarazioni dei redditi del 2007".