venerdì 20 novembre 2009


Giochi di governo sulla pelle dei malati
Si qualifica da sola l’affermazione del vice-ministro alla Salute Fazio che ha liquidato il mio sciopero della fame iniziato l’8 novembre scorso a fianco dei malati di Sclerosi laterale amiotrofica come un problema di perdita di qualche chilo, una dieta insomma. Dal ministro della Salute Sacconi, invece, un silenzio eloquente che significa indifferenza, fastidio.

400 cittadini si sono uniti a questa lotta... fallo anche tu
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1 commento:

Anonimo ha detto...

Giochi di governo sulla pelle dei malati
Si qualifica da sola l’affermazione del vice-ministro alla Salute Fazio che ha liquidato il mio sciopero della fame iniziato l’8 novembre scorso a fianco dei malati di Sclerosi laterale amiotrofica come un problema di perdita di qualche chilo, una dieta insomma. Dal ministro della Salute Sacconi, invece, un silenzio eloquente che significa indifferenza, fastidio.
Il 6 novembre alcuni malati di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica, appunto), Salvatore Usala, Giorgio Pinna, Mauro Serra, Claudio Sabelli, hanno intrapreso uno sciopero della fame. Come già Luca Coscioni e Piergiorgio Welby, hanno deciso di lottare in prima persona, con gli strumenti della nonviolenza. «Viviamo senza alcuna assistenza», hanno scritto in una lettera aperta. Stiamo parlando di pazienti e di famiglie in situazioni spesso disperate, senza aiuti economici adeguati o assistenza. E sconcertante che il ministro della Salute e il suo vice-ministro, che tanto tempo trovano per ergersi a difesa degli embrioni crioconservati in azoto liquido, non trovino il tempo perché si completi l’iter che riguarda i cosiddetti "Lea", cioé i Livelli essenziali di assistenza, e con questi si aggiorni finalmente il Nomenclatore degli ausili e delle protesi, fermo al 1999. Ricordo gli obiettivi dell’iniziativa:1. rendere noto l’effettivo utilizzo dei finanziamenti stanziati nel 2007 e nel 2008 per i «comunicatori», cioé macchine di nuova generazione che consentono a soggetti con compromissione della voce di comunicare; 2. rendere operativa l’approvazione della nuova versione dell’assistenza protesica del nuovo Nomenclatore in modo che sia garantita la fornitura adeguata ad ogni persona con disabilità; 3. adottare le linee guida cui le Regioni si conformano nell’assicurare un’assistenza domiciliare adeguata per i soggetti malati di sclerosi laterale amiotrofica. Giovedì scorso ho appreso che il ministero della Salute, rispondendo a una mia precisa interrogazione, ha detto il falso: ha infatti assicurato che la questione dei nuovi Lea era approdata in sede di Conferenza Stato-Regioni e attendeva che fossero espletati gli adempimenti che a quella Conferenza spettano. Non era vero. Il vice ministro Fazio in Consulta ha infatti dichiarato: «Siamo molto vicini, all’invio dei Lea alla Conferenza Stato-Regioni». Il contrario di quanto scritto nella risposta del 20 ottobre. Il ministero, insomma, ammette di non aver fatto nulla, e promette di investire la Conferenza Stato e Regioni venerdì 13 o martedì 17. Venerdì e martedì sono passati. Si continua a giocare con la pelle dei malati. In questa nostra lotta si sono uniti circa 400 cittadini; li ringrazio, e tra questi anche i colleghi parlamentari Maurizio Turco e il direttore di Notizie Radicali Valter Vecellio. È il modo, dandoci forza, di darsi forza.